Cosa c'entra Poirot?

Avrebbero dovuto scrivere "LIberamente ispirato al romanzo di Agatha Christie" nel sottotitolo. Infatti di Poirot non c'e traccia, Il "migliore investigatore del mondo", infatti, è piccolo, grassottello, con piccoli occhi scuri "indagatori" e dei ridicoli baffetti neri a punta. Purtroppo Kenneth Branagh (Hercule Poirot), oltre ad essere irlandese (ma, nel cinema, poco conta) è alto 1m e 77, ha gli occhi azzuri e non è per nulla grassottello.
Come se non bastasse, i baffetti a punta dell'investigatore sono diventati due baffoni grigi con pizzetto che ricordano più un ufficiale dell'impero austriaco che un poliziotto belga.
E dopo la versione di Albert Finney (1974) e l'ottima versione TV di David Suchet (2010) e alle innumerevoli copie più o meno (molto meno) riuscite, era proprio necessario rifare (male) questo film? Non bastavano, inoltre, la giapponese del 2015, quella con Alfred Molina del 2001, ci voleva la riedizione "politicamente corretta" e storicamente scorretta di Kenneth Branagh (attore e regista).
Domanda: ma Kenneth Branagh ha mai vsto la versione di Devid Suchet (una delle migliori) o ha mai letto il libro di Agatha Christie? Secondo me: no.Diciamocelo: l'assassino è sempre lo stesso (dal 1934) e i personagi pure. Allora, perché fare una versione "plitically correct" e "letteralmente scorretta" di questo romanzo? Sì, perché c'è un medico nero, un rabbino e un prete. Chissà perchè non ci sono mai asiatici... Forse perché, essendo un paio di miliardi, non vengono consierati una minoraanza.

A parte l'eccellenza tecnica del fotografo Haris Zambarloukos e delle riprese in digitale con una Arri Alexa 65, il film è totalmente inutile. Johnnu Depp (bravissimo, in generale) fa il morto dopo un paio di scene. Penelope Crus è nel cast solo perché compare qui e là e William Dafoe è, praticamente, invisibile.
Totale: 9 per il romanzo, 2 per il filme; media: 5,5. Ed è tanto.


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