Wind River, falso polpettone

All'inizio sembra un "polpettone intellettuale". Di sicuro l'ambiente freddo e nevoso del Wyoming non offre panorami caldi ed eccitanti.
Wind River prende il nome dalla omonima rireva indiana del Wyoming, subito a sude-est del parco di Yellowstone, fra il Milkey Ridge e il Fortress che poco hanno da invidiare alle Alpi italo-franco-svizzere.
Il cacciatore Cory Lambert (Jeremy Renner) separato e vagabondo, si imbatte in un caso che convolge  il suo amico indiano Ben (Graham Greene).
Interviene un'aggente dell'FBI, Jane Brenner,  con l'auiuto di Cory, trova il cadavere di una donna abbandonata nella neve fra le montagne. Ne segue una intensa indagine e una caccia all'uomo.
Il crime freddo, l'alternanza di momenti di intensa azione a quelli di "contemplazione" della natura del luogo, rendono il film particolarmente disomogeneo fra thriller e documentario naturalistico.
Fuor di dubbio le eccellenti interperetazioni di Jeremy Rennerche regge, quasi da solo,  tutto il film dalla prima all'ultima scena.
Ottima la regia di Taylor Sheridan e la fotografia di Ben Richardson,
 Un gran bel film, per chi sa aspettare e non si lascia influenzare dalle allarenze e dalle prime scene.
Tutto sommato, considerando la recizazione, la regia e la fotografia, un bell'8 non glie lo tole nessuno.
Complimenti a Renner che ha interprtato stupendamende la parte del cacciatore solitaio e un po' selvaggio,
Vale la pena di vederelo? Certamente sì.

Post più popolari