Tre manifesti sottovalutati

Questo è un gran bel film ampiamente sottovalutato. Martin McDonagh - già noto per l'ottimo In Bruge (2008) - ha diretto e scritto un altro piccolo capolavoro.
La storia sulla quale il film si basa è vera. Un po' romanzata, ma vera; Ebbing, in Missouri, non esiste realmente.
Le interpretazioni di Frances McDormand (Mildred) e Woody Harrelson (Willoughby) sono pregevolissime. La prima non è una sorpresa dopo Mississippi Burning, Fargo e This Must Be the Place, ma, per il secondo, dopo Now You See Me (1 & 2) e Zombieland, beh, non ci aspettavamo un'interperetazione di questo livello; è proprio vero che un attore non si giudica solo dai ruoli che interpreta.
La trama è semplice: Mildred perde una figlia, stuprata e assassinata. Dopo mesi di inutili indagini e di sorprendente inattività dello sceriffo, decide di affittare tre grandi cartelloni in disuso appena fuori la sua città, Ebbin, per l'appunto, denunciando l'inefficienza dello sceriffo. Questa iniziativa, ovviamente, scatena un putiferio in città
Ban girato in Nord Carolina per la fotogrfia di Ben Davis con le musiche di Carter Burwll (The Finest Hour, Fargo, Legend e Sim0ne) il film è "tosto". ma molto piacevole.
Non si capisce perché l'Academy - a parte l'Osacar dovuto a Frances McDormand - abbia preferito "La forma dell'acqua"a questo film. Forse perché McDonagh è inglese, bianco e protestante (WASP) e DelToro è messicano, latino e cattolico? Non mi dite che l'anti-Trump è arrivato a questi livelli dopo aver fatto un gran chiasso e aver votato, l'anno scorso, film di soli "afreo-americani" (Moonlight) e tutti glia altri di soli "euro-americani": (La la Land. Manchester by the sea) e dopo essersi dimenticato per anni di un'attrice come Octavia Spencer. Vergogna!
Woody 8; Frances:9, Regia: 9+. Totale: 8½.

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