Uno strano Upgrade


 
Uno stano bel filme fra fantascienza, azione e thiller.
In un fututo prossimo (non si sa quando), Grey Trace (Logan Marshall-Green) ciene coinvolto in un iincidente stardale nel quale la moglie Asha (Melanie Vallejo) muore e lui rimane paralizzato.
Uno strano magnats, Eron Keen (Harrison Gilbertson), una via di mes=zzo fra Steve Jobs e Julian Assange, gli offre di impiantargli un "chip" che gli consentirà di muoversi come una persona "normale".
Sembra tutto qui, ma, dopo l'impianto, Gray scopre che il chip prende il sopravvendto sulle sue decisioni e sulle sue azioni.
Il resto  è coperto dalla consueta riservatezza sui film thriller e d'azione.
Diciamocelo: non è un capolavoro, nonostante la più che buona interpertazione degli attori e la regia di Leigh Whannel, ma l'idea è sicuramente intrigante (anche se, forse, non nuovissima) e porta ad alcuni spunti di riflessione sull'interazione uomo-macchina e sull'inteligenza artificiale.
 Un film interessante, talvolta un po' lento, a volte un po' violento, ma che fa riflettere e intrattiene lo spettatore per una buona ora e mezza nonostante gli attori non siano nella "top list" di Hollywood.
Avvincente, ricco si colpi di scena (qualcuno un poco inutile), alterna axione e meditazione.
Non male. Il pubblico l'ha votato com un buon 7,6 che sembra un po' esagerato.Per l'originalità, comunque u buon 67 s lo merita; qualcosian meno pe la recitazione.

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