Un gran bel verde

Arriverà nelle sale Italiane a fine gennaio questo Green Book (2018) dopo essere passato al Film Festival di Roma a ottobre, ed è indubbiamente un bel film da non perdere.
Una storia vera tratta dal libro del protagonista Nick Vallelonga detto "Tony Lip" interrpertato da Viggo Mortensen (Capitan Fantastic, The Road, The Lord of the Rings). Il co-protagonista è l'altrettanto grande Mahershala Ali (Moonlight, Hidden Figures e la serie True Detective). La regia è dell'inatteso Peter Farrelly che ha al suo attivo solo un film "famoso" (There's Something About Mary, 1998) e una serie di serie televisive e film comici anche di dubbio gusto (The Three Stooges 2012, Dumb and Dumber 1994) oltre a un numero ridotto di produzioni sia TV che cinematografiche.
Il film racconta la storia di Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un locale di New York negli anni '60, che, a causa dei  lavori di ristrutturazione, si trova senza lavoro per un paio di mesi; per far fronte alle spese di mantenimento della famiglia, accetta il lavoro di accompagnatore/autista del Dr. Don Shirley che non sa essere uno dei pianisti più talentuosi dell'epoca. Un po' titubante per il fatto che il dottor Shirley è nero, ricco, educato e raffinato, i due si mettono in viaggio imparando l'uno dall'altro e scoprendo nuove cose di loro stessi. I due personaggi ispiratori del film rimasero amici fino alla loro morte, nel 2013, a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro.
Oltre ad essere una bella storia, ben raccontata e interpretata magistralmente, il film è ben fatto, con una buona fotografia del poco famoso Sean Porter (Rough Night 2017, Green Room 2017).
Unica pecca (che non troverete nella versione doppiata) è quella dell'italiano molto approssimativo che parlano gli immagrati di New York, ma potrebbero già essere di seconda o reza generazione.
Film da non perdere. Voto 8+, per non dare un 9 che sembrerebbe eccessivo.

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