Genius: grandioso, nonostante tutto

Due interpretazioni colossali: Colin Firth (Max Perkins) e Jude Law (Thomas Wolfe) con il cotributo di una splendida Nicole Kidman (Aline Bernstein), il tutto unito dalla superba regia di Michael Grandage e dalla fotografia di Ben Davis. Va bene che è una co-produzione anglo-americana, ma, su una biografia di un personaggio americano, gli attori, il regista e il fotografo sono inglesi? Va bene: succede...
Colin Firth è già vincitore di un Oscar e di un Golden Globe, Jude Law : solo stato nominato e Nicole Kidman ha ricevuto due Oscar e due Golden Globe. Già questo basterebbe.
Quello che lascia stupefatti è la capacità di recitazione di Firth e Law, che, purché inglesi, interpretano egregiamente due personaggi americani dgli inizi del 900. La recitazione è ai massimi livelli di professionalità, sia da parte di Jude Law che di Colin Firth. Meriterebbero un Oscar a testa per la bravura nell'interpretazione dei personaggi.
Per Firth, interpretare re Giorgio VI è stato abbastanza "semplice": era inglese, ma interpretare il redattore americano, forse, è un po' più complicato. Lavoro non meno difficile per il londinese Jude Law, che, oltre all'eccentricità del personaggio, deve aggiungere l'accento del North Carolina.

La ricostruzione della vecchia New York è eccellente. La regia è senza sbavature o errori grossolani. Dal punto di vista tecnico: un lavoro egregio.
La storia sarebbe semplice se Thomas Wolfe fosse un autore conosciuto anche in Italia, cosa che, putroppo, non è.
Ma qui sta il "trucco": inizialmente si pensa che sia Thomas Wolfe (Jude Law) sia il "genius" della storia, invece no.
Il vero genio, l'eminenza grigia, l'uomo nell'ombra è Max Perkins (Colin Firth): il redattore che ha "scoperto" Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway. Sorpresa: il "Genio" è colui che rende vendibili ed eterne le opere di autori che, altrimenti, sarebbero rimasti sconosciuti "signor nessuno".
Che dire di più? Non è appassionante, non ci sono colpi di scena, non c'è suspense, ma ce'è tata, tanta, tanta bravura degli interpreti.
Il voto, a questo film, è complicato. 9 agli interpreti, 9 alla fotografia, e 7 alla sceneggiatura. Comunque: un 8++ se lo merita.

Post più popolari