Academy Awards 2020

Vita dura per la giuria degli Oscar 2020. Contrariamente all'anno scorso, quando fu facile prevedere la vittoria di Green Book come miglior film, storia e attore protagonista, quest'anno le candidature sono alquanto divisive fra pubblico, critica e giuria degli Academy Awards.
Se The Irishman può sfoggiare la magistrale regia di Martin Scorzese e un cast d'eccezione (Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Anna Paquin e molti altri), incespica un po' sulla non trascurabile durata di ben 3 ore e mezza e sulla distribuzione limitata di Netflix.
Di Jojo Rabbit abbiamo scritto in un articolo precedente. Il film meriterebbe già solo per la giovane età dell'attore protagonista (Roman Griffin DavisOnce Upon a Time ...in Hollywood, 10 anni all'epoca).
Ford v. Ferrari in Italia è stato intitolato "Le Mans '66 - La grande sfida". Un ottimo film e un piacere per tutti gli appassionati di motori, racconta la vera storia del pilota Ken Miles (Christian Bale) e del costruttore Carroll Shelby (Matt Demon). Girato con sapienza da James Mangold, è ricco di effetti visivi e sonori. Molto curato e piacevole da vedere.
Once Upon a Time ...in Hollywood ("C'era una volta a... Hollywood") è il "solito" film da Quentin Tarantino. Oramai siamo a Tarantino che imita lo stile di Tarantino, sempre oltre il limite dell'ironia, della manipolazione della storia e molto vicino all'assusrdo. Con Leonardo DiCaprio (Rick Dalton) e Brad Pitt (Cliff Booth) e l'apparizione di Al Pacino (Marvin Schwarz) cerca di far vincere il primo Oscar al regista di Knoxville. La vedo dura.
 1917 abbiamo già parlato precedentemente. Ottimo film anche senza grandi stelle senon due piccole apparizioni di Colin Firth e Benedict Cumberbatch, merita un premio, ma non so se riesca a vincere quello per il miglior film.
Joker di Todd Phillips è piaciuto molto a critica e pubblico, ma non mi ha convinto forse perché non sono un grande estimatore di Joaquin Phoenix e, forse, perché all'ennisima rielaborazione del personaggio di Bob Kane e Bill Finger, Joker è venuto un po' a noia.
Marriage Story ("Storia di un matrimonio"), nonostante la partecipazione di un'ottima Scarlett Johansson (Nicole) e di Adam Driver (Charlie), non riesce a superare la sensazione dell'essere dei semplici ficcanaso nella noiosa dissoluzione della vita di una coppia.
Little Women ("Piccole donne") è l'ennesima versione (ne ho contate 6 cinematografiche dal 1917 e 10 televisive incluse le mini-serie), del romanzo di Louisa May Alcott e, francamente, nonostante la partecipazione di Saoirse Ronan (Jo March), Emma Watson (Meg) e Florence Pugh (Amy) e la sempre brava Meryl Streep (la zia March), è venuto a noia.
Sorprendente il Parasite di Bong Joon-Ho, già vincitore di un Golden Globe per il miglior film straniero, e di una palma d'oro a Cannes per la regia. È una commedia-gialla-drammatica con ottimi spunti sia di suspense che di comicità.

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