La potenza della libertà vista dall'America

Lo ammetto, questo film non è per nulla semplice: Free State of Jones (2016) con un superbo Matthew McConaughey. Non è facile da vedere in originale perché, ambientato nel Mississippi durante la guerra di secessione (1861-1865)  è "appesantito" da un forte accento del sud e un linguaggio non certo moderno. McConaughey, essendo texano, se la cava benissimo con l'accento interpreta in modo stupefacente un personaggio difficile.
La storia è drammaticamente tratta da un fatto vero: Newton Knight (McConaughey) diserta dell'esercito confederato, si fa paladino di donne indifese angariate dai soprusi dei militari, fugge in una zona dello stato (le paludi di Tulahoma, nella contea di Jones)  dove incontra schiavi neri fuggiaschi e altri disertori. Nel volgere di alcuni mesi Newton diventa una sorta di Robin Hood americano, assalta e depreda i carri carichi delle razzie dei militari e gestisce lo "Stato Libero di Jones".
Oltre che per il linguaggio, il film è "forte" per le scene, fin troppo realistiche, delle battaglie. Si scopre, qui, un'America molto diversa da quella eroica dei pionieri e dei cowboy e lontana mille miglia dal romanticismo di "Via col vento" (Gone with the Wind, 1939).
Il racconto è, inoltre, "politicamente sconveniente"  perché Knight, che difende gli inermi e i neri liberati fino ad innamorarsi di una ragazza "negro" (Gugu Mbatha-Raw), è battista e repubblicano; non è quello che ci voleva con la campagna presidenziale in corso.
Diretto molto bene da Gary Ross, ricco di inquadrature anche raffinate, girato fra l'originale contea di Jones e la Louisiana, non manca di colpi di scena.
A mio parere merita molto più di quanto la critica gli abbia attribuito. L'unica pecca, se proprio la vogliamo trovare, è la durata: 2 ore e 20 nella versione Blu-Ray USA.

Sicuramente da vedere. Un bel 9 a Matthew McConaughey e un 8 e 1/2 a tutto il film.




Post più popolari