Suicide Squad per fuori di zucca


Se non siete giovani americani un po' "off the wall" questo film non fa per voi.
Basato su uno dei soliti fumettoni di "supercattivi" è molto basato sulla cultura americana della fine degli anni '80; Task Force X, sul quale si basa il film, è un comic book uscito nel 1987.
Poiché si tratta di antieroi, cattivi, malvagi, e, addirittura, psicopatici, non dovrebbero destare alcuna simpatia, invece... a qualcuno piacciono.
Indubbiamente il film è girato molto bene, ricco di effetti speciali strabilianti tanto da non riuscire a capire che cosa abbiano fatto realmente gli attori e cosa sia solo frutto della computer-grafica.
Will Smith (Deadshot) non è nuovo nei personaggi "particolari": da Hancock (2008) a Robert Neville di I Am Legend (2007) senza contare i Man in Black (2000, 2002 e 2012), ma Margot Robbie (Harley Quinn nel film) ci lascia incantati di come abbia saputo trasformarsi dalla Jane della The Legend of Tarzan in una psicopatica punk omicida; indubbiamente, oltre che bella, è anche molto brava.
Filmato a Toronto (ma potevano girarlo anche a Forlimpopoli, per quel che conta)  è tutto girato in toni scuri e freddi tali da incutere una profonda angoscia; Blade Runner, in confronto, prospettava un radioso futuro.
La storia è abbastanza scontata: un gruppo di "supercattivi" viene arrulato, dopo la morte di Superman, come "squadra speciale" per missioni ritenute impossibili o, appunto, suicide. Inutile dire che ne succedono di tutti i colori, scontri con Batman inclusi, tradimenti, fughe, omicidi, bombe ecc. ecc. In poche parole: molto edificante.
Tutto sommato, se non ci fossero due o tre bravi attori e una colonna musicale molto varia e interessante, meriterebbe l'oblio assoluto. Personalmente Margot la preferivo in Suite Française (2014) e Smith in Focus (2015). Dimentichiamoci il 2016...
Non più di un 6--

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